I MIEI SOGNI

WOW… Parlare di sogni è sempre una cosa molto intima. I sogni rientrano in una dimensione personale ed esprimono il nostro modo di essere, di fare e di percepire il futuro.

Cosi tante persone affermano di non sognare, non è cosi, semplicemente non ammettiamo a noi stessi di avere dei sogni per evitare la delusione di non essere in grado di farli avverare.

Quando eravamo bimbi, tutti abbiamo sognato ciò che volevamo diventare e ciò che volevamo possedere, i sogni sono come la cartina tornasole dei nostri desideri… Con il tempo le cose cambiano, ci troviamo in una dimensione reale che ci mette di fronte ai “compromessi” e questi compromessi ci portano a prendere decisioni che difficilmente vanno nella direzione della realizzazione dei nostri sogni.

Vediamo cosa succede… Avrei voluto fare il musicista, la musica era davvero il mio sogno, – non sto parlando di me, da ragazzo strimpellavo la chitarra ma non sognavo di stare su un palco di fronte a migliaia di fan impazziti – tutti i giorni mi trovavo per le prove con i miei compagni di band, abbiamo fatto anche qualche serata e guadagnato anche qualche soldino, mi vedevo in uno studio di registrazione a buttare giù il primo disco della band ma… mia madre continuava a ripetermi che dovevo prendere il pezzo di carta (per chi non conosce questo modo di dire il pezzo di carta è riferito al diploma) e cosi i genitori di tutti i componenti della band…

Gli anni passano e il successo non arriva, qualcuno ha mollato la band, io ho preso quel diploma per il rotto della cuffia, ho conosciuto la donna della mia vita, adesso vado a suonare una volta alla settimana e la mia priorità è diventata trovare un “posto fisso” per garantirmi un futuro…

Che culo, mi hanno assunto, ho un bel posto da elettrotecnico, lavoro 8 ore al giorno ed una buona paga… E’ venuto il momento di comprarmi una bella macchina, basta girare con quello “scassone” che ogni due per tre ha un problema, una bella macchina nuova si ma ho iniziato a lavorare da due mesi, il mio conto in banca è ridicolo… NO PROBLEM, ci sono le comode rate mensili… et voilà il gioco è fatto.

Nel frattempo inizio a fare qualche straordinario… quelle rate mi lasciano un po poco per vivere, vado a suonare una volta ogni due settimane… Ma ho la macchina che volevo.

Passa qualche anno, il lavoro va bene ho avuto anche una promozione ed un aumento di stipendio… E’ venuto il momento di fare il grande passo MI SPOSO.

Dobbiamo comprare una casa, i genitori ci aiutano ma dobbiamo comunque fare un bel mutuo che ci impegnerà per i prossimi 20 anni, ma vuoi mettere? avremo una casa tutta nostra… con comode rate mensili, e addirittura possiamo scaricare gli interessi è la cosa più giusta da fare.

Sono passati altri cinque anni e credo ci sia da cambiare la macchina… questa inizia ad avere qualche problema e poi forse avremo un figlio…

Ti trovi con i vecchi amici della band, tra una birra e l’altra ve la raccontate alla grande uno fa l’idraulico, l’altro è diventato un avvocato si è sposato ma ha già divorziato, poi nel locale entra una band di sbarbati, il più vecchio non ha neanche vent’anni… Voi vi guardate e cala il silenzio.

Lo so, sono andato lungo, ma il mio sogno più grande, per quanto mi è concesso è far ritornare alla mente i sogni delle persone con cui impatto, e per quanto possibile aiutare loro a realizzarli, so che solo facendo cosi potrò realizzare i miei.

Ah volete sapere quali sono? Da bimbo volevo fare il camionista… è bizzarro perché molti miei amici volevano fare chi l’astronauta chi il pilota di aerei io il camionista… Oggi non smanio dalla voglia di fare il camionista ma credo fosse la trasposizione di chi amava viaggiare e vedere posti nuovi. In parte ho realizzato il mio sogno ma nella mia wish list ci sono ancora molti luoghi da visitare. Poi vorrei avere una barca a vela ed una casa con un grande terrazzo ed infine una Porsche. Infine vorrei poter donare regolarmente in beneficenza una bella quantità di denaro che possa consentire a chi è stato meno fortunato di me di poter provvedere alle necessità di base.

E poi… fermatemi perché altrimenti scrivo un libro.